
Il mondo delle Cronache delle tre genti, al momento, si sviluppa in un arco temporale che, per il nostro conteggio degli anni, va dal 394 al 1197. Nelle Cronache delle tre genti però non si utilizzano, ovviamente, gli anni a.C / d.C, ma il computo è ancora effettuato ab Urbe condita (abbreviato in a.U.c.), cioè dalla fondazione della città di Roma come avveniva nell’impero romano. L’anno 1 quindi è quello che per noi è il 753 a.C.
Di seguito, la cronologia degli avvenimenti principali del mondo delle Cronache.
1147 a.U.c
Battaglia del fiume Frigido: l’imperatore occidentale Eugenio affronta l’imperatore orientale Teodosio, che non ne riconosce il ruolo ma lo definisce usurpatore. Grazie all’apporto dei vampiri e dei lupi mannari (questi ultimi in particolare come élite guerriere di origine barbarica sotto il generale Arbogaste), Eugenio vince e i due imperi romani, d’Occidente e d’Oriente si separano definitivamente. Mediolanum e poi Ravenna diventano capitali dell’impero occidentale, poiché il trattato di pace che segue la battaglia del Frigido stabilisce che Roma diventi città sacra, sotto il governo di due rappresentanti delle principali correnti religiose: una, detta genericamente “religione degli avi”, raccoglie in modo non sistematico le pratiche tradizionali e diverse forme di pensiero religioso più o meno colto; l’altra è detta Paolinismo dal suo principale esponente, Paolo di Tarso. Entrambe le case regnanti dei due imperi, di stirpe umana, si professano di religione paolina. Ma mentre il paolinismo orientale si fa rigido, quello occidentale resterà una faccenda privata, anche grazie alla massiccia influenza dei vampiri che non comprendono come si possa aderire ad una filosofia che dia tanta importanza alla vita dopo la morte. In occidente, la condanna di Ambrosius di Mediolanum da parte di Eugenio è solo il primo caso di repressione ufficiale di tutte le correnti paoline che vanno a minare il già precario equilibrio fra le genti.
1298-1303 a.U.c.
L’imperatore orientale Giustiniano tenta di riconquistare l’impero occidentale. La campagna è guidata dal generale eunuco Narses, che dopo alcuni iniziali successi viene sconfitto nel 1303 dall’esercito, ancora una volta misto, dell’imperatore occidentale Eurico. Poco dopo la fine della guerra, l’impero occidentale comincia a smembrarsi in regni più piccoli, a causa delle lotte interne e fra le tre genti (umani, vampiri e lupi mannari). Tra gli altri nascono il regno italico, il regno di Iberia, il regno di Franciterra, i due regni della Germania Inferior e Superior. Il regno italico a sua volta si divide in ducati, marchesati, contee e baronie dagli equilibri instabili e confini fragili.
1348-1410 a.U.c.
Mentre in occidente un periodo di pace segue allo smembramento dell’impero occidentale, e l’impero orientale si contrae sotto il peso delle congiure di palazzo, nella penisola araba emerge la figura di un mercante filosofo Mehemed che assieme alla moglie Khadija apre una nuova via di commercio con l’estremo oriente attraverso la Persia. Sotto la sua guida, le popolazioni arabe si ricompattano e di fatto si stabilisce un impero commerciale prospero, che professa una filosofia religiosa molto vicina al paolinismo nella sua ispirazione neoplatonica, ma che accoglie in sé alcuni tratti dei culti preesistenti, in quanto pone al centro la dualità fra due divinità, Alla e Manat.
1410 a.U.c. circa
L’espansione dell’impero commerciale di Mehemed arriva sulle coste dell’impero occidentale: prima vengono stabiliti alcuni avamposti, o piazze di commercio, e poi una parte delle tribù arabe viene arruolata nei conflitti tra i regni. Questi mercenari e i loro discendenti resteranno noti in occidente come Sarrasin, dal nome che in realtà appartiene a una sola delle tribù. In questo modo, si stabiliscono lungo le coste del Marenostro una serie di protettorati o governatorati Sarrasin.
1467 a.U.c.
Avviene la “cacciata dei serpenti”: una grande e importante rivolta degli umani contro i vampiri delle isole Britanniche, in seguito alla quale gli eserciti dei vampiri, sopraffatti dalla quantità di schiere umane che si riversano nelle isole (diseredati, mercenari, principi in cerca di terre…) guidate dal comandante Patrizio, vengono espulse da quelle terre. A loro volta, gli eserciti dei vampiri, detti “serpenti” dallo stemma del loro condottiero che cade in battaglia, si riversano sul continente assieme agli umani a loro fedeli e si inseriscono nelle lotte tra i regni. I regni cessano quindi di rivolgersi ai mercenari Sarrasin e l’avanzata di questi ultimi in occidente si arresta.
1501-1519 a.U.c.
L’espansione demografica dei Sarrasin in occidente porta molti di loro a darsi ad atti di pirateria. Comincia così una serie di battaglie e scontri che a posteriori sarà chiamata “guerra dei pirati”. Nel regno italico, molte baronie, marchesati, contee e ducati della costa occidentale e anche dell’immediato entroterra si alleano per riuscire a mettere fine alle scorrerie. Poco dopo la guerra si svolgono i fatti raccontati in Romualdo il folle.
1506 a.U.c.
Si forma il Consiglio dei Nobili vampiri, di cui fanno parte tutti i vampiri nati e non trasformati, che abbiano un titolo o un possedimento anche semi indipendente. L’assemblea ha lo scopo principale di frenare le lotte di potere tra vampiri e si pone sia come assemblea di mediazione all’interno di questa gente sia, indirettamente, come protezione della casa reale. I vampiri hanno interesse a lasciare sul trono un essere umano, per non dare eccessivo potere a nessuno di loro. A capo del Consiglio ci sono tre “maggiorenti”, i tre vampiri più antichi del regno italico: Quinto Cecilio Metello, il più antico di tutti, con il titolo di princeps del Consiglio, Falco, che per divenire maggiorente rinuncia al ducato di Crisantia trasmettendolo al figlio Aureliano, e Nicodemo che rinuncia al titolo in Apulia, conservando per sé solo un podere sul mare.
1600-1624 a.U.c.
Dopo un periodo relativamente pacifico in cui le varie divisioni del regno italico si ingrandiscono pacificamente, con cessioni e successioni, la rivalità tra i ducati di Costamare e Crisantia si manifesta prima con provocazioni sotterranee e sfocia poi in guerra aperta, con il marchesato di Torlunga che si schiera prima con Crisantia e poi l’abbandona per passare a Costamare poco prima che i due duchi si affrontino in duello sul campo di battaglia Il duello fra Aureliano di Crisantia e Artemius di Costamare è interrotto dagli inviati del Consiglio, che ordinano ad entrambi i duchi di rientrare nei confini ma impongono una pesante multa a Costamare, dopo che il duca Artemius attacca Aureliano a duello interrotto.
1642 a.U.c.
Il conte di Mondecorvi, un vampiro con una vecchia rivalità con Falco di Crisantia, assale il ducato attraversando la Regio Reale, le terre direttamente governate dal re, e le sue truppe mercenarie la devastano. Quando il conte è sconfitto e ucciso da un distaccamento dell’esercito di Crisantia, il re cede la contea a Falco; a sua volta, Falco la cede alla nipote Leonora, figlia del duca Aureliano, che ha combattuto alla testa dell’esercito assieme a lui. Il re però stabilisce che la ricca città di Athesia con il suo circondario venga tolta alla contea di Mondecorvi e passi sotto la Regio Reale che confina con Mondecorvi da quel lato, come risarcimento per i danni subiti.
1754 a.U.c.
Guerra tra le contee di Mondecorvi e Pianalunga: il conte umano di Pianalunga si serve di una confraternita di combattenti che si ispirano alla filosofia religiosa del paolinismo, detti Milites Martini, per lanciare attacchi a tradimento contro vampiri e lupi mannari. Il conte di Pianalunga è sconfitto e cade in battaglia con tutti i suoi eredi maschi; il re ordina lo scioglimento e l’esilio per i Milites Martini e la contea di Pianalunga è attribuita ad una stirpe di lupi mannari. Le vicende narrate nel racconto Strega si collocano qualche anno prima di questa guerra.
1950-1951 a.U.c.
In questi anni si svolgono le vicende dei due romanzi, Restano solo i corvi e L’ultimo inverno del leone.
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