
Se il regno italico è sopravvissuto allo sfascio dell’impero antico d’occidente, lo deve anche all’affermarsi di un gruppo di leggi, note come leggi della Bilancia.
Lo scopo di queste leggi è quello di garantire l’equilibrio fra le tre genti, in modo che nessuna prevalga sull’altra e che le forze di ognuna siano compensate dalle forze delle altre. Le tre genti sono umani, vampiri e lupi mannari. Seguirà a breve un articolo o una serie di articoli per conoscere meglio queste tre genti, la loro storia, le loro caratteristiche e i loro costumi.
Le leggi della bilancia di fatto sono un gruppo di leggi, ma spesso leggerete nei romanzi e nei racconti che i personaggi si riferiscono ad esse al singolare, come “legge della Bilancia”.
Questo accade perché la parte più importante è quella che regola le successioni, non solo delle partizioni territoriali in cui il regno è diviso, ma di qualsiasi successione, perché questo è un punto in cui le tradizioni delle tre genti differiscono.
In linea di massima, funziona in questo modo, anche se le leggi propongono una serie di scappatoie ed eccezioni che rendono la professione del giurista molto apprezzata in questo mondo. Tra gli umani vige la successione per linea patriarcale: eredita il primo figlio maschio. Se un uomo non ha figli maschi, l’eredità passa prima ai fratelli maschi dell’uomo, se ce ne sono, che però devono assicurare il mantenimento della vedova e delle figlie femmine, se ci sono (almeno fino al matrimonio di queste ultime). In caso di sole eredi femmine, l’eredità passa allo sposo di queste.
Tra i lupi mannari è esattamente il contrario: l’eredità si trasmette in modo matrilineare, lo sposo entra a far parte della famiglia della moglie e non il contrario. Nel romanzo Restano solo i corvi la contessina Giulia, sorella minore della contessa Patrizia di Pianalunga, dice di sperare che sua sorella, gravida, abbia almeno una bambina, in modo da essere esentata da quella successione.
Per i vampiri, infine, contano l’età e il sangue: l’erede di un vampiro è il suo primogenito o primogenita, oppure il più antico tra le sue creature. Tra i vampiri la questione è complicata dalla distinzione tra vampiri nobili, detti tali non solo o non tanto per il rango, quanto perché figli naturali di un vampiro e di una donna umana, che li partorisce come partorirebbe un figlio umano, e vampiri trasformati, cioè umani che un vampiro tramuta in altri vampiri. In quest’ultimo caso, il vampiro trasformato è detto “creatura” dell’altro vampiro. Leonora, la contessa di Mondecorvi che è protagonista di Restano solo i corvi e L’ultimo inverno del leone è la figlia primogenita del duca Aureliano di Crisantia. Se dovesse succedere qualcosa ad Aureliano, Leonora erediterebbe il ducato, anche se ha un fratello maschio, Giuliano, di otto anni più piccolo.
Per quanto riguarda le successioni dei vari ducati, marchesati, contee e baronie, in cui non è possibile perseguire la successione dinastica, la questione è rimessa nelle mani del tribunale reale, che cerca di applicare il più possibile un cardine fondamentale di queste leggi, ovvero l’equilibrio tra numero di terre e loro estensione che sono date in governo agli esponenti delle tre genti.
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