Gli scrittori si fanno un sacco di appunti, anzi, più se ne fanno, di solito, e meglio è. Prima di tutto perché vuol dire che il romanzo o il racconto avranno poi una base solida, e poi perché ne nascono materiali extra per la gioia degli appassionati. Questo blog è nato proprio per questo, per ospitare i materiali extra.
Ovviamente, non poteva non esserci un ‘ma’. Qualche post fa vi raccontavo di alcuni corsi che ho seguito o sto seguendo. In uno di questi, un corso di editing, durante l’ultima lezione si è parlato anche di post per i blog. E da lì è arrivata la scioccante rivelazione: “I post devono essere di almeno 1000 parole e ben strutturati con i titoli”.
Una parte di me, che vuole scrivere, scrivere e scrivere, si è sfregata le mani con soddisfazione. Un’altra parte però ha pensato: “E che c***!”. Perché è una vita che mi sento dire (nella vita privata e nel lavoro) che nessuno ha voglia di leggere tanto e ripetere “non ho mica voglia di leggere tutto quello che hai scritto!”. Nessuno ha fatto un commento del genere sul romanzo, o sui racconti, ci mancherebbe, ma su tutto il resto sì e quindi ho sempre cercato di ‘asciugare’ il più possibile i miei post, convinta che la gente già mi stia regalando un pezzo del suo tempo prezioso e perciò guai ad abusarne scrivendo ‘troppo’. E ho sbagliato.
Quindi, nei prossimi giorni (facciamo settimane), riscriverò gli articoli di questo blog che riguardano il mondo delle Cronache: aspettatevi articoli più strutturati e articolati, un vero tuffo nel tempo e nei luoghi delle Tre Genti. Nel frattempo ho riordinato i miei appunti, quelli che tenevo sparsi e scritti malissimo (dal punto di vista della calligrafia proprio, “accidenti a me” come direbbe il Generale). Ora sono stati sistemati in un quaderno un po’ più grande e hanno anche un indice, come potete vedere nella foto sotto.

Questo post non fa 1000 parole, non ci siamo neanche vicini. Ma ci tenevo lo stesso a darvi un’anteprima di cosa potete aspettarvi nei prossimi mesi.
Fino a ora, non si è ancora profilata un’altra trama consistente all’orizzonte, tale da dire che qualcosa di grosso sia in arrivo. Ci sono un paio di storie che premono per essere raccontate, provenienti dai retroscena degli altri due romanzi; ci sono delle prospettive future dopo quello che è successo in L’ultimo inverno del leone (per ora, solo un personaggio che vorrebbe buttare all’aria lo status quo, e alcune notizie provenienti dai margini dell’impero orientale, ma troppo poco ancora) e il riordino degli appunti mi ha acceso una lampadina non su un seguito ma su un prequel. Continuate a leggermi per le prossime notizie dalle Cronache delle Tre Genti.
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