Dalla Storia alla storia

In uno degli ultimi video del canale Youtube vi ho raccontato come capita di trovare ispirazione per un racconto a partire da un fatto curioso avvenuto nella vita reale. Ma anche la Storia a livello più alto può essere di ispirazione per una storia con la s minuscola, un racconto, una narrazione all’interno del nostro mondo.

Il mondo delle Cronache delle Tre Genti è un fantasy ucronico: significa che prende avvio da un fatto storico, ipotizzando che si sia svolto in modo diverso. A proposito di ucronie: è uscito da poco per Adelphi un libro di Emmanuel Carrère intitolato proprio Ucronia, appena riesco a metterci le mani vi farò sapere. Le ucronie sono un bellissimo (secondo me) esercizio di “e se…”, che possono fermarsi alla singola storia o costruire un mondo intero, come sta succedendo per le Cronache.

Il brutto e il bello di costruire un mondo basato sull’ucronia è che qualsiasi cosa può e deve trovare un suo posto, in coerenza con il mondo costruito. Più di qualche volta sul blog e sui social ho citato l’esistenza di un documento che è la mia guida alle Cronache e contiene appunti, schemi e riflessioni. Trattandosi di un’ambientazione che si sviluppa nell’arco di circa 800 anni (dalla battaglia del Frigido agli anni in cui si svolgono i fatti dei romanzi Restano solo i corvi e L’ultimo inverno del leone), qualsiasi fatto dell’antichità e alto medioevo deve trovare una sua collocazione, fosse anche “fuori dalla porta”. Vale a dire senza un posto in questo mondo.

Ve lo scrivo perché ci ho pensato quando, di recente, sono stata a visitare la città di Aquileia. Se vi capita, fatevi un giro: i siti di interesse storico sono ben tenuti e ben coordinati, all’ufficio turistico vi danno mappa e audioguida scaricabile che vi aiutano a fare il giro senza perdervi niente, con biglietto unico per tutti i siti. Si visita in giornata.

Aquileia ha avuto una storia significativa: ha raggiunto i 100.000 abitanti attorno al II secolo d.C. ed è andata crescendo di importanza grazie alle sue mura e alla sua posizione con il porto fluviale che si sviluppava su due livelli. Ha visto intensificarsi la presenza imperiale in città nell’epoca dell’impero romano e di conseguenza vi si sono svolte alcune contese conclusesi con la morte di uno dei pretendenti al trono. Era sede del patriarcato, titolo che conservò comunque per qualche secolo dopo il suo declino, iniziato con la distruzione della città da parte degli Unni nel 452 (anche se tra VIII e XI secolo il patriarcato si spostò prudentemente a Cividale).

La cronologia che vedete sotto, è tratta da uno dei pannelli esplicativi al Museo Archeologico, ed è quello che mi ha fatto riflettere sul ruolo di Aquileia nel mondo delle Cronache:

Mi sono chiesta: una città così importante, anche se è fuori dalle mappe che ho disegnato finora, che ruolo può avere nel mondo delle Cronache? Una città così marcatamente paolina, che consegna a Teodosio un suo oppositore pochi anni prima della battaglia del Frigido?

Ci ho pensato un po’: una città assediata da Giuliano prima e palesemente dalla parte di Teodosio poi non sarebbe sopravvissuta a lungo in un mondo in cui la battaglia del Frigido è stata vinta invece da Eugenio. Dopo la battaglia, Aquileia del mondo delle Cronache cade in prematuro declino. I magistrati della città che ha appoggiato Teodosio contro Eugenio vengono sostituiti; il vescovo paolino e il suo seguito si imbarcano per l’oriente e la grande chiesa che stava per essere ampliata rimane incompiuta. La città si contrae attorno al suo porto e alla laguna.

Tra le pene imposte alla città per la ribellione, Eugenio la depriverà del suo stemma e del suo nome. La pena durerà per alcuni secoli, durante i quali la città prenderà il nome di Serapia, dalla statua di Serapide che veglia sul porto.

Pubblicato

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *