Per questo articolo prendo spunto da un’osservazione che mi è stata fatta da qualcuno che ha letto “Sguardo d’ambra“.
Il mio lettore non capiva due passaggi: quello in cui Iohannes, leggendo a rovescio, confonde il numero quattro con il sei, e quello in cui lo stesso Iohannes racconta di aver discusso con un messo del duca su un altro numero: dodici oppure due volte dieci.
Il punto è risolto velocemente: nel mondo delle Cronache si usano ancora i numeri romani. Quindi può capitare di confondere IV con VI, leggendo a testa in giù, e XII può essere interpretato come duodecim o duo decem.
Nel nostro mondo, le cifre arabe anche dette indiane per la loro origine, vengono adottate attorno al dodicesimo secolo, mentre la storia di Iohannes si svolge nel periodo che corrisponde al nostro nono secolo.
Quasi quattro secoli dopo, però, la situazione non è ancora cambiata, come si legge in Restano solo i corvi, quando Leonora comincia a insegnare a Eoghan, che sa solo contare, a leggere e scrivere:
«Una volta Alexandra mi ha detto che sai leggere i numeri» disse Leonora.
«È vero, mia signora»
La contessa si fece dare le tavolette e lo stilo e tracciò dei segni sulla cera, poi gliele restituì. «Riconosci qualche segno?» chiese.
«Il numero cinquanta» rispose, indicando la seconda lettera.
«Quella è la lettera L» spiegò, sedendosi vicina a lui. Alexandra, seduta dall’altro lato, si sporse per leggere a sua volta e arrossì, trattenendo una esclamazione di tenerezza. «Il tuo nome è difficile, perché i nomi delle isole del nord non si scrivono come si leggono. Bryant, ad esempio, come il conte. Questo invece è un nome latino, sono più facili perché ad ogni suono corrisponde un segno» riprese «prima di leggere però prova a copiarlo: voglio vedere se hai una mano sicura o se ti devo far avere le tavolette con le lettere già tracciate, come a scuola». Lo osservò copiare con cura i segni e disse che aveva una mano abbastanza precisa, poi lesse quello che aveva scritto: «Alexandra», pronunciò, più volte, lentamente, una lettera alla volta e indicando i segni corrispondenti con il dito. Le guance di Eoghan erano avvampate a sentire quel nome, ma non perdeva la concentrazione mentre seguiva il gesto di Leonora, muovendo le labbra, un’espressione così intensa che Leonora non poté fare a meno di accarezzargli la nuca, ammiccando ad Alexandra.
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