La religione nel mondo delle cronache

Nel mondo delle Cronache, la religione ha avuto un’evoluzione nettamente diversa dalla nostra. La vittoria di Eugenio sul Frigido (v. Cronologia) ha impedito che in Occidente il paolinismo, com’è detta la principale religione monoteista dal nome della sua figura principale, Paolo, diventasse religione di stato. Tra i primi atti di Eugenio, una volta riaffermato il suo potere come imperatore d’Occidente, c’è la condanna a morte di Ambrosius, il sacerdote degli imperatori che viene accusato di tramare all’ombra del trono e di attentare alla concordia delle genti.

Non tutti considerano il paolinismo una religione: anche se ha alla base l’idea di un dio unico e di un aldilà in cui si verrà ricompensati o puniti, e i suoi sacerdoti impartiscono lezioni morali ai seguaci del culto, ci sono diverse correnti, nessuna delle quali ha più rilevanza rispetto alle altre. Chi non lo pratica, tende a considerarlo più una filosofia morale, simile al pitagorismo, perché i suoi adepti ascoltano invece di discutere come in altre scuole filosofiche, ma soprattutto al platonismo: anche Paolo non espone la sua filosofia in prima persona, ma lo fa attraverso i miti e i detti di una figura che, agli occhi degli estranei, non è troppo dissimile da uno dei tanti semidei dei miti antichi.

Mentre nell’impero orientale il paolinismo è da sempre la religione della casa reale, in occidente lo diventa in modo stabile solo con il ritorno della dinastia teodoriciana sul trono, all’epoca della fondazione del Consiglio dei Nobili Vampiri (1504 a.u.c.). La tendenza generale è di tolleranza reciproca tra il paolinismo e gli altri culti eredi di quelli antichi, che solo in contrapposizione al paolinismo sono detti genericamente “religione degli avi”. Dietro quest’ultima non c’è una filosofia univoca o una struttura rituale uniforme: la religione che era stata dell’impero antico permane in alcune festività o istituzioni osservate, ma il numero dei culti e dei riti è infinito.

Il paolinismo è seguito soprattutto dagli umani e di rado dai lupi mannari. Quasi mai è praticato dai vampiri, che non sono attratti da una filosofia che mette così tanto l’accento sulla mortificazione degli appetiti per guadagnare un premio nell’aldilà.

Episodi di intolleranza si verificano, ma sono condannati dall’opinione comune, e il più delle volte la religione è motivo di coesione per una guerra tra le genti: ne sono esempio la cacciata dei serpenti, che ha visto contrapporsi nelle isole britanniche vampiri e umani, questi ultimi guidati dal nobile paolino Patrizio, o la fondazione della confraternita di monaci guerrieri detti Milites Martini.

Attorno al 1348 a.u.c. una nuova filosofia/religione di derivazione neoplatonica si affianca al paolinismo: la elaborano un mercante filosofo, Mehmet, e sua moglie Khadija. La nuova filosofia porrà le basi per l’unione delle tribù che in occidente sono note con il nome di Sarrasin; in questa filosofia, ogni cosa ha origine dall’eterno mescolamento, unione e separazione di due opposti, rappresentati dalla coppia divina Alla e Manat.

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